La salute orale del tuo bambino è di fondamentale importanza per prevenire possibili fastidi in età adolescenziale o adulta.
Così come il pediatra, infatti, anche il dentista va consultato per valutare la crescita scheletrica del bambino e lo stato di salute gengivale.
Da anni mi occupo della salute dei denti dei bambini e oggi ho deciso di riferirvi tutto ciò che bisogna sapere sulla pedodonzia e sulla prima visita dal dentista.
Quando portare i bimbi dal dentista?
Il primo incontro con il dentista dovrebbe avvenire ai 5 anni, come suggeriscono le linee guida dell’OMS e del Ministero della Salute.
Il bambino imparerà così a familiarizzare con l’ambiente dell’ambulatorio odontoiatrico e con l’idea che il dentista è un amico della nostra salute.
L’ideale è fornir loro informazioni basilari sull’igiene orale e su come occuparsene con responsabilità.
Per preparare il bambino alla prima visita dal dentista e renderla una esperienza piacevole, è bene che i genitori prestino attenzione al loro comportamento, vitando di trasmettere eventuali loro timori al piccolo: la paura del bambino è infatti, spesso, il riflesso di quella dei genitori che lo accompagnano.
Prima di un appuntamento odontoiatrico, quindi, i genitori dovrebbero rassicurare, spiegare cosa farà il dottore e perché.
Perché portare i bambini dal dentista per un check up?
L’obiettivo della visita è quello di evitare problemi durante la crescita, come possibili carie, problemi dello smalto o abitudini viziate come la respirazione orale e la deglutizione atipica.
Cosa fa il dentista durante la prima visita?
- Controlla i denti decidui, ovvero i denti da latte
- Verifica che l’igiene orale sia adeguata
- Monitora la crescita di tutto il complesso cranio-facciale per evitare malocclusioni, asimmetrie e abitudini errate.
Da questa prima visita in poi, i bambini dovrebbero essere controllati con cadenza regolare e costante ogni dodici mesi.
In generale, è un grave errore portare il bambino alla sua prima visita odontoiatrica solo quando ha mal di denti. In generale, infatti, un bambino sofferente è in genere molto più ansioso e tende a spaventarsi della figura del medico.
Portare il bimbo, invece, per un incontro conoscitivo, gli permetterà di avere un primo approccio amichevole. Sarà cura del dentista rassicurarlo e fargli capire qual è il suo compito.
L’approccio con l’odontoiatra, infatti, può avvenire in maniera ludica: giocando con la luce e uno specchietto, attraverso il quale anche il bambino può guardare la sua cavità orale, si abituerà ad aprire la bocca e a mostrare in tranquillità i denti.
Lo sviluppo dei denti di un bambino
I “denti da latte” sono importantissimi. Sono gli organi con i quali impariamo a mangiare, a parlare, e che danno delle indicazioni all’ortodontista sullo sviluppo di mandibola (osso inferiore) e della mascella (osso superiAttorno al sesto anno di età i bambini vedono vivono la caduta del primo dente da latte, solitamente un incisivo centrale inferiore.
Seguono gli incisivi laterali (8-9 anni), poi i canini (11-12 anni), i primi premolari (9-10 anni) e i secondi premolari (11-12 anni). Attorno ai 12-13 anni erompono in ultima posizione anche i secondi molari.
Dottor Tonio Armeli