Tra gli interventi di implantologia dentaria, uno dei più diffusi è l’applicazione di protesi dentarie fisse.

Molti dei miei pazienti hanno qualche dubbio sui pro ed i contro e sul momento esatto in cui ricorrervi.

Oggi ne parlo in questo articolo.

  • Caratteristiche delle protesi dentarie
  • Tipologie di protesi
  • Quando ricorrervi

Caratteristiche delle protesi dentarie

L’assenza di denti può provocare non poco disagio nella vita di tutti i giorni. Non si tratta, infatti, di semplice fastidio mentre si mangia o si parla, ma può creare difficoltà nel relazionarsi agli altri.

La protesi dentaria è un dispositivo, che può essere FISSO (non rimovibile) e MOBILE (rimovibile) e sostituisce tutti i denti mancanti. Vengono realizzate in svariati materiali tra i piu estetici e funzionali ricordiamo la porcellana.

Tipologie di protesi dentarie

FISSE

Esistono diversi tipi di protesi dentarie fisse:

1 su denti naturali per proteggerli da eventuali traumi pregressi: Capsule;

2 su denti naturali per sostituirne la mancanza dopo attenta valutazione rischio/beneficio: Ponti;

3 su pilastri artificiali per sostituire i denti mancanti: Impianti.

Mentre le protesi dentali su denti non necessitano interventi particolari, gli impianti invece, vengono inseriti con un piccolo intervento di chirurgia sull’osso simulando la radice dentale dove appoggiare la protesi fissa.

L’intervento di implantologia dentale viene effettuato tramite anestesia locale. Nel postoperatorio, dopo la fine dell’effetto dell’anestesia, si avverte fastidio e dolore, facilmente controllabile con antidolorifici, dalla breve durata.

Questo generalmente dipende dal proprio stato di salute. Nella maggior parte dei casi bisogna aspettare 12 settimane per l’avvenuta osteointegrazione, (l’intimo contatto tra l’impianto e l’osso senza interposizione di tessuto connettivo) garantendo la massima stabilità per poter fissare la protesi.

MOBILI

Esistono diverse tipologie di protesi mobili:

  • Totale: sostituiscono tutti i denti mancanti appoggiandosi sulla gengiva e si possono stabilizzare anche con qualche impianto quando l’anatomia della bocca non permette la corretta stabilizzazione.
  • Parziale: sostituiscono alcuni denti mancanti.  Per ridurre le problematiche di ingombro, vengono utilizzate delle leghe, tali dispositivi vengono chiamati scheletrati.  Queste protesi mobili utilizzano sia un appoggio sulla gengiva che sui denti, mediante dei ganci.

Questo tipo di protesi ha il vantaggio di sostituire più denti con una spesa economica molto inferiore rispetto a quella fissa.

Quando ricorrervi

In tutti i casi in cui si raccomanda l’applicazione di protesi dentari quando si ha la mancanza di uno o più denti:

• Compromette l’aspetto estetico.

• Pregiudica il processo di masticazione.

• Compromette la funzione fonetica.

Sia la protesi fissa su denti naturali che quella mobile non hanno particolari limiti per la realizzazione, mentre per le protesi dentarie su impianti benché non esistano limiti di età per sottoporsi a questo intervento, è da evitare al di sotto dei 18 anni visto che si è in fase di crescita, le donne in stato interessante e chi soffre di determinate malattie.

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Dottor Tonio Armeli

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