Capita di rado ma purtroppo non è qualcosa da escludere del tutto, di dover rimuovere un impianto dentale precedentemente installato per sostituire un dente mancante.

Le ragioni per le quali questo avviene sono svariate e possono dipendere dall’insorgere improvvisa di un’infezione all’osso che circonda l’impianto, al mal posizionamento dell’impianto che rende necessaria la rimozione, se il processo di osteointegrazione non è andato a buon fine o ancora, in casi molto rari, può succedere che l’impianto si debba rimuovere a causa di una frattura.

In questo articolo esamineremo ognuna di queste cause.

 

1. Sostituzione dell’impianto a causa di un’infezione

 

Il tipo di infezione più comune è denominata perimplantite. Si tratta di un’infezione causata da batteri che si manifesta prima con un dolore subito dopo l’installazione ancor prima che il processo di osteointegrazione ( l’osso si attacca al impianto) sia avvenuto e si può manifestare ascesso e perdita dell’impianto. In questi casi si rimetterà l’impianto a distanza di qualche mese. In altri casi può manifestarsi anche successivamente ad osteintegrazione avvenuta per infiltrazione batterica tra le due componenti dell’impianto creando infezione. Ma questo non si può verificare negli impianti a connessione conometrica e negli impianti monofasici visto che non c’è connessione.

Questo tipo di infezione batterica colpisce l’osso attorno ad esso e se trascurata provoca il riassorbimento dello stesso.

 

2. Impianto dentale in posizione errata

 

Un altro caso è quello degli impianti dentali mal posizionati. Può avvenire infatti che lo stesso impianto venga installato per errore troppo vicino ad un nervo o in posizone errata e quindi diventa necessario rimuoverlo.

 

3. Il processo di osteointegrazione non va a buon fine

 

Purtroppo capita anche di andare incontro a una situazione che viene definita fallimento degli impianti dentali ovvero quando osso e impianto dentale non riescono ad integrarsi tra di loro, processo chiamato osteointegrazione.

Perchè questo avviene? Le motivazioni possono essere molteplici e anche in questo caso hanno a che vedere con la bravura dell’odontoiatra che pratica l’installazione degli impianti.

Altra motivazione importante è legata al paziente, che si deve attenere scrupolosamente a tutte le indicazione del proprio dentista da eseguire dopo l’intervento. Anche lo stato di salute del paziente potrebbe essere un’altra motivazione visto che alcune patologie possono provocare la perdita dell’impianti.

4. L’impianto dentale si rompe

 

Succede di rado ma può accadere che l’impianto dentale si rompa a seguito di un urto o di una masticazione troppo energica.

Anche in questo caso non rimane altro da fare che sostituire l’impianto con uno nuovo.

La rimozione vera e propria dell’impianto dentale

 

Per rimuovere gli impianti dentali occorre che si intervenga anche sull’osso rimuovendo quello che viene definito legamento parodontale. Pertanto si tratta di un’operazione davvero delicata che deve essere eseguita con la massima cautela e con gli strumenti adatti.

Naturalmente, il rischio di dover rimuovere un impianto dentale diminuisce notevolmente se decidi di affidarti ad un odontoiatra serio e qualificato in grado di garantirti sicurezza e affidabilità.

Mi occupo della salute dei denti e del cavo orale a 360 gradi. Per me, lo studio e l’aggiornamento continuo nel settore è un prerequisito fondamentale per operare sempre bene e in sicurezza. Pertanto, se cerchi uno studio dentistico a Catania, sei in ottime mani.

 

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