Spesso presso il mio studio dentistico di Catania mi sento rivolgere la domanda “qual è il miglior antibiotico per l’ascesso dentale?”, come se, ottenuta una risposta, i pazienti potessero curarsi in autonomia al primo sintomo.

Va invece ricordato che, sebbene un ascesso dentale non sia una situazione a rischio, se curato male può portare anche a gravi complicazioni poiché l’assunzione di antibiotici in modo indiscriminato potrebbe causare una situazione che purtroppo si verifica sempre più di frequente, ovvero, un antibiotico-resistenza.

La cosa migliore da fare è quella di rivolgersi al proprio dentista, così da individuare esattamente l’origine del problema e mettere a punto una cura che sia adeguata e risolutiva.

Ma cos’è un ascesso dentale? Vediamo le cause, come prevenirlo e quali sono le migliori cure.

Le cause dell’ascesso dentale

Un ascesso dentale è un’infezione acuta che si sviluppa nell’area intorno alla radice di un dente.

A causa di questa infezione, la zona che interessa la radice del dente si riempie di pus, situazione che crea forte dolore al paziente. Ma da cosa è causata questa infezione? All’origine c’è sempre un batterio che riesce a infiltrarsi attraverso una lesione e a seconda di dove ha origine possiamo individuare tre diversi tipi:

  • ascesso gengivale: questo tipo di ascesso si sviluppa nella gengiva ma può avere il proprio punto di partenza da un ascesso periapicale;
  • ascesso periapicale: in questo caso l’infezione ha avvio nella polpa del dente come conseguenza di una carie. L’ascesso periapicale può essere provocato anche da traumi che possono causare la necrosi della polpa;
  • ascesso parodontale: in questo caso l’infezione ha origine nell’apparato di sostegno del dente, cioè osso alveolare, gengiva, cemento radicolare e legamenti.

In tutti e tre i casi l’ascesso può innescarsi un’infezione purulenta con accumulo di pus che crea una sensazione di pressione nella zona interessata.

Oltre a gonfiore e ipersensibilità nella zona interessata possono verificarsi stati febbrili, mal di testa e malessere generale.

Se non trattato, l’ascesso dentale può portare a gravi complicazioni come la diffusione dell’infezione ai tessuti circostanti, alle ossa o persino ad altre parti del corpo.

Per questo motivo, è importante consultare il proprio dentista il prima possibile nel caso in cui si sospetta di avere un’infezione in corso.

Come prevenire un ascesso

La migliore prevenzione sta nell’igiene dentale. Una corretta pulizia del cavo orale dopo i pasti è sicuramente il miglior modo per scongiurare qualsiasi tipo di infezione.

Inoltre, è bene eseguire una pulizia dentale professionale ogni sei mesi così da fare un check-up per verificare lo stato di salute dei denti in modo da scovare sul nascere un processo cariogeno al primo stadio.

La corretta igiene orale quotidiana e delle visite periodiche al nostro dentista di fiducia possono non solo prevenire le infezioni, ma anche aiutarci a scongiurare interventi come la devitalizzazione dei denti o, addirittura, la rimozione.

Cosa fare per far sgonfiare un ascesso?

Come detto, quando si presenta un ascesso la cosa migliore da fare è andare dal dentista.

Trattandosi di un’infezione di origine batterica l’unica soluzione è l’antibiotico, ovvero un antibiotico specifico per l’ascesso dentale.

Cercare di risolvere la situazione con rimedi naturali può non solo non far sgonfiare un ascesso ma, addirittura, peggiorare la situazione.

Medicine Ascesso Dentale

Quali medicine prendere per l’ascesso?

Un ascesso dentale va trattato su due fronti. Se, infatti, da un lato è necessario combattere l’infezione, dall’altro bisogna anche alleviare il dolore che può diventare davvero insopportabile.

I farmaci da utilizzare sono quindi di due tipi, l’antibiotico per  per eliminare l’infezione e gli analgesici per placare il dolore.

L’antibiotico più utilizzato è l’amoxicillina che può essere associata o meno all’acido clavulanico.

Un antibiotico che contiene entrambi i principi attivi è l’Augumentin che pertanto è in assoluto uno dei migliori antibiotici per ascesso dentale.

Quando inizia a fare effetto l’antibiotico per il mal di denti?

Il mal di denti è un dolore piuttosto acuto che quando colpisce impedisce anche le normali attività quotidiane. Non è raro che oltre alla zona infiammata il dolore si irradi anche all’orecchio, all’occhio e a tutta la testa. Insomma, si tratta di una situazione piuttosto invalidante alla quale va posto rimedio immediato.

L’antibiotico da solo inizia a fare effetto dopo circa 48 ore dall’assunzione. Per placare il dolore il dentista può prescrivere farmaci antinfiammatori e analgesici, ovvero i FANS (Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei), come l’aspirina, il naproxene, l’ibuprofene o il paracetamolo. Ancora una volta è opportuno sottolineare che questi farmaci agiscono solo sul sintomo e non sulla causa.

Perché sottolineo questo concetto? Perché non sono pochi i pazienti che vedendo migliorare la situazione dopo pochi giorni e non avendo più dolori grazie all’assunzione di FANS, staccano l’antibiotico prima di finire il dosaggio consigliato.

Questa situazione può però portare ad un effetto collaterale: il batterio si “abitua” all’antibiotico e diventa immune ad esso, con una conseguente ripresa dell’infezione che, però, sarà più difficile da curare.

Antibiotici Ascesso Dentale

Cosa fare se l’ascesso non passa con l’antibiotico?

Nel caso in cui, nonostante la cura antibiotica l’ascesso dentale permane, e quindi anche l’infiammazione, le strade da intraprendere sono soprattutto due: provare con un altro antibiotico o procedere con la devitalizzazione del dente.

Quest’ultima soluzione diventa necessaria quando la polpa del dente è irrimediabilmente compromessa. A quel punto non resta che rimuoverla e procedere con l’otturazione del canale pulpare: si utilizzano speciali cementi e materiali biocompatibili, che occludendo la lesione impediscono un’eventuale diffusione batterica nelle sedi circostanti.

La devitalizzazione è un intervento di salvataggio del dente: se è vero che la polpa viene rimossa, la corona rimane e grazie all’otturazione vengono preservate anche le funzioni del dente.

In conclusione: la prevenzione è la migliore arma contro le infezioni. Una visita ogni sei mesi dal dentista può scongiurare gli ascessi che oltre al dolore possono causare la perdita del dente.

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